domenica 26 luglio 2009

Step by step

Quinta settimana.
Per male o bene che possa andare abbiamo superato il traguardo del mese lontano da casa.
La cosa mi fa sentire molto adulto e indipendente anche se ai primi di settembre faremo rientro alla base.
Siamo passati con il bus esattamente sotto un arcobaleno enorme (senza purtroppo poterci fermare per cercare il folletto con la pentola d'oro).
Le pecore abbondano e i gabbiani non sono da meno.
I giorni scorrono piu' velocemente del previsto. Prossime mete previste Cork e Galway.
Ed e' gia' ora di prenotare il volo di ritorno.
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domenica 19 luglio 2009

Per fortuna abbiamo il mare



Quarta settimana.
Sempre piu' incerti proseguiamo un giorno dopo l'altro.
Abbiamo capito chiaramente cosa possiamo aspettarci da queste persone ma non ce ne preoccupiamo.
La cosa importante pero' e' un'altra: abbiamo visto le foche! Un sacco di foche.
Non in un acquario. Al porto, a due metri di distanza e senza nessun vetro tra noi e loro.
Davvero emozionante. Sono animali piuttosto socevoli e decisamente intelligenti. Di quelli che staresti a guardarli per un'ora senza stufarti.
E' bastato poco tempo in loro compagnia per raddrizzare una settimana spiacevole.
Del resto basta la foto sopra per capire.
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domenica 12 luglio 2009

Non è tutto oro...


Terza settimana.
La nostalgia comincia a bussare alle porte delle nostre teste confuse.
Le persone si rivelano per quelle che sono: dopo le gentilezze iniziali è emersa la vera natura di questo rapporto di lavoro. Per la prima volta mi sono sentito scoraggiato dalla mia condizione di straniero all'estero in una famiglia che non è la mia.
Ma quattro persone non fanno una nazione e il sogno d'Irlanda ancora resiste.
Resta vivo l'entusiasmo per i posti spettacolari che avremo l'occasione di visitare e l'orgoglio di averci comunque provato.
Stringiamo i denti in vista del giro di boa del primo mese lontano da casa.
Che strana estate, piena di vento...

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domenica 5 luglio 2009

Temple Bar

Seconda settimana.
Dopo quattro giorni di duro lavoro ( ho scoperto quanto sia alienante passare otto ore a copiare dati su excel) siamo partiti alla volta di Dublino.
La capitale si visita in un giorno appena. La sera pero' c'e' Temple Bar.
E' una via lunga neanche duecento metri. Ma ogni ciottolo e' pieno di musica, di birra e di colore.
Siamo stati in un pub cosi' pieno che la gente stava in piedi all'uscita solo per poter sentire la musica dal vivo e vedere altri come loro ballare in cerchio.
Il cantante era un tipo grosso e pelato, con una voce profondissima. Tutti si accalcavano con le loro pinte in mano nell'allegria che dipendeva dall'alcol soltanto in minima parte.
E' difficile replicare a parole quell'atmosfera ma Temple Bar non e' solo un quartiere da Venerdi' notte, e' un posto dove sentirsi a casa in mezzo a persone sconosciute.
Se capitate da queste parti non perdetevelo, vi restera' dentro.
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