venerdì 14 novembre 2008

Ha da passà 'a nuttata


Come va, bellezza?
Oggi è una di quelle giornate in cui normalmente avrei preso i miei libri e sarei venuto da te.
Avremmo parlato un po' delle solite cose e poi io sarei andato in sala, a studiare, sul tavolo di legno.E tu avresti sorriso mentre guardavi la tv in cucina ed ascoltavi me ripetere la lezione ad alta voce. Per te. Ti ricordi, bellezza?
Quando ti portavo a fare la spesa al supermercato e tu mi dicevi "ci metto cinque minuti" e poi, dopo mezz'ora passata ad aspettarti in macchina, entravo anche io e ti trovavo ancora alla prima corsia a pesare la frutta e col carrello vuoto.
Quando la sera, d'estate, venivo a trovarti e ci sedevamo in balcone a goderci il fresco, sulle sedie di plastica e tu mi tenevi la mano e mi chiedevi quando avrebbero costruito quel supermercato.
Quando ero bambino e Natale era ancora una festa, con quel salone enorme pieno di gente e l'albero addobbato che arrivava al soffitto.
Quando di domenica venivamo a pranzo da te, e tu facevi tutte quelle cose fantastiche, e, dopo aver divorato di tutto, io ti chiedevo se eri stanca e tu mai una volta che mi rispondessi di sì.
E quando mi facevi le tue "ambasciate" e mi davi la mancia sempre sorridendo, tu che facevi miracoli con cinquecento euro al mese, roba che nemmeno un contabile...
Quando quella volta che dovevamo partire per Napoli e abbiamo perso l'aereo siamo rimasti 6 ore ad aspettare in aeroporto e ti abbiamo portata da Mc Donald's (e ti era anche piaciuto)!
Quando ti accompagnavo in chiesa per la Messa e poi venivo a riprenderti, tu mi riempivi di baci per ringraziarmi e ti vantavi di me con le tue amiche.
Quando parlavi con chiunque in napoletano, anche fosse stato un pastore del Tirolo perchè tanto "chello 'o capisce", dicevi tu.
Quando sei diventata bisnonna e quel nipotino dolcissimo con la erre moscia era diventato la tua passione tanto che la mia Chiara ormai era diventata "ChiaVa" per te.
La prima volta che ci siamo visti, io non me la posso ricordare, ma sono sicuro che senz'altro sarai impazzita di gioia per il primo nipote maschio.
E poi l'ultima volta che ci siamo visti, che quella me la ricordo bene. L'ultima volta ti ho salutata ma tu non hai risposto e non hai nemmeno sorriso. Allora ho tolto il velo bianco e ti ho messo la mia spilla, poi ti ho baciato la fronte ed ho pianto.
Ero pieno di rabbia, mi sono messo in un angolo ed ho stretto forte mia mamma mentre aspettavamo che ti portassero via.
Ora quando ti penso io non sento un vuoto ma un abisso, mi sento mutilato.
E' la consapevolezza che non ti vedrò più che mi devasta, che non potrò più giocare con te o farti una carezza, che nessuno mi parlerà più come facevi solo tu.
Ma se un giorno ci ritroveremo e passeggeremo ancora insieme sottobraccio, parleremo dei bei tempi. Ed allora ti darò un bacio, ti abbraccerò forte e ti dirò :"ti ricordi, bellezza?".
...continua?